SERVIZI

CONSULENZA INDIVIDUALE
PSICOLOGIA ALIMENTARE
MINDFUL-EATING iEAT (MB-EAT)
PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE INDIVIDUALE
IPNOSI PER DIPENDENZE DA CIBO E FUMO


CONSULENZA INDIVIDUALE

La consulenza psicologica è un intervento di natura psicologica che ti sostiene e ti aiuta a vivere le fasi difficili, i momenti di stallo o di disagio psico-emotivo della tua vita legati a vari fattori come anche quello della gestione del comportamento alimentare. Nello stesso momento ti aiuta ad incrementare e migliorare il benessere, ad alleviarne la sofferenza o a risolvere periodi di crisi.

In questa prima fase conoscitiva il mio compito è quello di ascoltare ed accogliere il tuo disagio e di valutare insieme a te l’intervento più adatto alle tue esigenze andando, con gli strumenti che possiedo, ad individuare e fortificare le tue risorse interiori.


PSICOLOGIA ALIMENTARE

L’unica strada da percorrere per perdere peso in modo sano e naturale è quella di lavorare sul proprio stile di vita senza stravolgerlo, ma apportando dei piccoli cambiamenti che facciano acquisire alla persona una “COSCIENZA ALIMENTARE”.

Le diete eccessivamente restrittive e le pillole non sono altro che un modo rapido e non naturale di raggiungere un obiettivo a breve termine, con la conseguenza di far ritornare tutto come prima non appena si smette.

Lavorare sui significati che attribuiamo al cibo e sui vissuti personali è il punto di partenza del nostro percorso.

E’ dal 1992 che si continua ad operare in contraddizione con quanto segnalato dal Ministero della Salute, il quale, in conformità con i dati provenienti dalla ricerca scientifica e dall’esperienza clinica, ha concluso il problema della gestione del peso affermando che “le diete fanno male”. Non solo lo strumento dieta è inefficace, dunque, ma sembrerebbe che la maggior parte dei problemi riguardanti il controllo e la gestione del peso corporeo siano da ricollegarsi a condizioni che nascono e si stabiliscono in conseguenza di metodologie errate quali le diete dimagranti e uno stile di vita scorretto ed inoltre fattori genetici predisponenti (si è dimostrato che l’ereditarietà incide sul peso corporeo per il 30%), fattori ambientali quali un ambiente alimentare molto invitante comporta un uso smodato del cibo, fattori socio culturali e, da ultimo ma non meno importante, i fattori individuali. Inoltre, molte diete non solo peggiorano il problema del peso (sindrome dello yo-yo) portando a riprendere i chili perduti, ma sono anche spesso causa scatenante dell’insorgere dei Disturbi del comportamento Alimentare (D.C.A.).

Ancora oggi si continua a proporre il solito modello di “restrizione calorica” condannando gli individui a riprendere in pochi mesi il peso perduto.
Siamo tutti consapevoli di cosa ci fa male o di cosa dovremmo o non dovremmo mangiare. Il problema è che non riusciamo a capire perché mai continuiamo a farlo anche quando siamo sazi, anche quando ciò che mangiamo ci disgusta, anche quando non vorremmo.

La psicologia dell’alimentazione è quel settore di studi che cerca di individuare quali sono i fattori che influenzano le nostre scelte alimentari e la quantità dei cibi che mangiamo. Essere in sovrappeso significa mangiare più di quanto il nostro organismo dovrebbe mangiare ma, contrariamente a quanto pensiamo, noi mangiamo troppo non per fame vera ma perché influenzati, senza esserne consapevoli, dalla famiglia, dagli amici, dalla grandezza del piatto, dagli odori, dalle luci, da etichette, dalle forme e colori dei cibi, dalla difficoltà che abbiamo a riconoscere i segnali della fame/sazietà. In realtà la maggior parte di noi mangia “inconsapevolmente” perché non è consapevole di tutti i fattori che influenzano la scelta e la quantità dei cibi a prescindere dal senso di sazietà, continuando così ad approcciarsi al cibo con la modalità “pilota automatico”.

In qualità di psicologa alimentare non propongo “diete”. Ti aiuto a capire perché si mangia troppo, quali sono i fattori che influenzano la fame e le cause che hanno determinato il sovrappeso. Oltre all’approccio psicologico individuale utilizzo strumenti che ho acquisito nel mio percorso professionale con i quali ho avuto la possibilità di raggiungere ottimi risultati. Tra questi strumenti figurano: la scala della fame, il barometro del gusto e della sazietà, il monitoraggio alimentare per osservare e controllare i cibi ed infine, ma non per ultimo, il protocollo di Mindfulness MBiEAT.


MINDFUL-EATING iEAT (MB-EAT)

“Ciò che conta non è la velocità con cui perdi peso, ma il modo olistico in cui dimagrisci: infatti, non è solo il tuo corpo a dover perdere peso, ma anche i pensieri e le emozioni. Se smaltisci i chili in eccesso solo a livello fisico, ma non a livello dell’anima, prima o poi li recupererai… È inutile combattere contro il peso in eccesso se non sei disposto anche a lasciare andare le forme di pensiero che lo hanno causato.”
– Marianne Williamson

MINDFULNESS
Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante (Kabat-Zinn, 1994). Mindfulness è quindi un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, consapevolezza e accoglienza del momento presente. (Hanh, 1987).

Praticare la Mindfulness non ci porta subito ad avere pace o tranquillità ma ci permette di vedere realmente cosa c’è dentro di noi, per vedere senza giudicare come funziona il nostro pensiero, le nostre emozioni, per illuminare la nostra zona d’ombra accogliendola senza giudizio. Se non ti vedi per quello che sei, non potrai mai amarti fino in fondo oppure finirai per amare quello che credi di essere. La pratica della Mindfulness infatti è un atto di coraggio perché è un atto di verità.

MINDFUL-iEAT
Jan Kristeller conduce dal 1999, in collaborazione con Jon Kabat-Zinn, presso la Massachussets Medical School, studi e ricerche sull’utilizzo delle pratiche di Mindfulness per l’alimentazione compulsiva ed il Binge Eating.

Il protocollo abbina meditazioni specifiche all’alimentazione consapevole, esercizi pratici e psicoeducazione sugli aspetti dell’alimentazione consapevole. La persona impara a nutrirsi rispettando il proprio corpo, coltivando inoltre la propria consapevolezza interiore, diventando in grado di riconoscere e gestire la differenza tra fame fisica e fame emotiva derivata da fattori sociali o ambientali che possono indurre a mangiare troppo o in modo incontrollato. Una vasta produzione di studi e ricerche scientifiche è oggi in grado di documentare i risultati raggiunti dal programma.
Il programma si rivolge in generale alle persone che sono interessate a perdere peso senza diete, così come a tutti coloro che desiderano migliorare il proprio rapporto con il cibo riducendo lo stress, il giudizio, la negatività e la sofferenza ad esso legati.

Un primo obiettivo dell’MB-EAT è quello di ri-regolare l’equilibrio tra fattori fisiologici e fattori non relativi alla nutrizione che condizionano la spinta ad assumere cibo. Questo viene perseguito aiutando gli individui a riconnettersi con l’autentico senso di fame e sazietà così come ai propri stati interni e a identificare gli stimoli esterni che funzionano da trigger rispetto all’assunzione di cibo. ( Schwartz, 1975)

Il protocollo iEAT nasce dell’integrazione dei principi e delle pratiche di Mindfulness e Mindful- eating con la psicoeducazione.

iEAT permette di esplorare il rapporto con l’alimentazione ed il corpo attraverso la modalità della consapevolezza, oltre a questo aiuta a sviluppare una relazione salutare e gioiosa con il cibo basata sull’ascolto dei segnali interni del corpo, sull’uso dei cinque sensi, sulle emozioni, sui pensieri, e sull’utilizzo degli ingredienti essenziali della compassione e fiducia nel corpo.

IEAT è un protocollo strutturato ma allo stesso tempo flessibile e quindi che può essere adattato ad ogni individuo.


PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE CON PROTOCOLLO PMP (MINDFULNESS PSICOSOMATICA)

In questo spazio hai la possibilità di tornare in contatto con i tuoi sensi, il tuo corpo e le emozioni più vere, attraverso pratiche di comprovata efficacia nel migliorare lo stato di salute psicofisica e qualità della vita personale, sociale-relazionale. I principali effetti che potrai riscontrare sin da subito vanno dal migliorare la capacità di prestare attenzione e di elaborare risposte adattative allo stress, aumentare la capacità di rispondere a situazioni di disagio e alla riduzione delle tensioni psico-corporee. Numerose ricerche scientifiche confermano l’efficacia di queste tecniche per il miglioramento dello stress, dell’ansia e della depressione. Durante gli incontri, individuali e di gruppo, sperimenteremo tecniche dolci di consapevolezza psicosomatica, lavoro sul corpo, tecniche di energetica prendendo consapevolezza dei tuoi blocchi psicosomatici trasformandoli attingendo alle tue risorse positive. www.artedelmeditare.it


IPNOSI PER DIPENDENZE DA CIBO E FUMO

L’ipnosi è uno strumento valido ed efficace in quanto permette un rapido accesso alle risorse inconsce che ciascuno di noi possiede e talora sottovaluta o spesso non conosce. Il livello di coscienza passa dallo stato di vigilanza ad un apparente stato di sonno, attraverso una fase immaginativa, da una trance moderata ad una più profonda. Chi vi si sottopone vive, una sempre piacevole sensazione di tranquillità e rilassatezza, è consapevole di quanto accade e ne conserverà il ricordo all’apertura degli occhi.
L’ipnosi terapia è l’utilizzo dell’ipnosi in ambito clinico.

Ipnosi per il fumo
L’ipnosi riduce la dipendenza mentale dalla nicotina così da favorire il cambiamento delle abitudini legate al fumo al fine di smettere definitivamente di fumare. L’induzione ipnotica è preceduta da un colloquio attraverso il quale posso comprendere se il soggetto è idoneo o meno. Durante la seduta non c’è perdita di controllo e viene conservata la percezione del mondo esterno. L’ipnosi, se condotta in maniera corretta, non comporta alcun rischio.

Ipnosi per il cibo
L’ipnosi per dimagrire è uno strumento molto potente se utilizzato correttamente. Il progetto di dimagrire di solito viene affrontato con strumenti come un’educazione alimentare corretta unita all’attività fisica, ma a volte capita che dopo il primo entusiasmo iniziale si incontrano ulteriori difficoltà e vien meno la motivazione a proseguire e quindi vi è il rischio di una rinuncia. Per questo l’ipnosi per il controllo del cibo può rappresentare uno strumento a sostegno del percorso di ognuno.


P.I. 04264430283